Non si fermano le proteste in Francia dove oggi è atteso al Senato il voto decisivo sulla riforma delle pensioni.
Alle 9 di questa mattina è iniziato al Senato l’esame della legge sulle pensioni voluta dal presidente Macron che aumenta da 62 a 64 l’età minima per la pensione. Proprio al Senato, il presidente francese gode della maggioranza assoluta, quindi l’approvazione è scontata. Nel pomeriggio invece il testo passerà ai deputati dove Emmanuel Macron ha una maggioranza relativa.
Macron in Assemblea nazionale, la Camera può contare sull’appoggio dei Républicains della destra moderata di cui però non si può fidare. Ieri sera, Macron ha riunito il governo sottolineando che in caso di vittoria del no “tutti gli scenari” sono possibili. Anche lo scioglimento del Parlamento e nuove elezioni.
Le proteste non si arrestano
Non si fermano nemmeno oggi le proteste dei francesi che sono scesi a migliaia in piazza per manifestare contro la riforma delle pensioni. Lo sciopero dei lavoratori di vari settori sta provocando non pochi disagi nelle città francesi inclusa Parigi. Le compagnie aeree hanno già cancellato diversi voli e da giorni si registrano ritardi nella consegna del carburante alle stazioni di rifornimento. Ma anche i netturbini sono in sciopero tanto che le strade parigine sono piene di rifiuti.
I sindacati e l’opposizione hanno incitato i cittadini a scendere in piazza e manifestare. Oggi è il nono giorno di grandi manifestazioni. Ma il governo non sembra intenzionato a cedere del tutto anche se molti esponenti parlamentari sono titubanti sul voto di oggi.